a Madrid, questa non e’ la televisione

Certo quanto e’ vero, quella non era la televisione. A dirlo nient meno che un ragazzo che si esibiva in plaza mayor (Madrid) con uno di quei spettacoli che spesso si trovano per le strade, son giocoliere chi anche un po attore, mettono in piazza la loro fantasia ed energia per chi passa. Certo non e’ la televisione, il messaggio e’ semplice, la pubblicità’ non c’è’ e come e’ giusto che sia, qualcosa pur vuole in cambio. + e’ bravo + riceve.

Ma non  son un casi isolati, in ogni piazza ci son, anche da noi, anche da noi in Italia. A Bologna, in piazza maggiore la domenica pomeriggio non mancano mai, taluni son davvero bravi, in primavera quando uscire non e’ un pain in the ass e’ praticamente un appuntamento fisso, quasi una droga. Un buon motivo per uscire di casa! Se non conoscete gia’ o ancora non siete andati, fatevi un salto a Ferrara durante il buskers festival. Un weekend spassoso di musica e folclore.

Il ragazzo di madrid si e’ dato da fare, ha fatto un casino enorme coinvolgendo bimbi e non solo nelle sue attivita’; non e’ il migliore che abbia mai visto ma e’ stata una pausa molto gradita in compagnia di un buon raggio di sole.

Per il resto Madrid l’ho trovata davvero enorme, chi poteva pensare di stare in metro per un’ora senza nemmeno scendere e senza nemmeno andare da un capo all’altro? Cavoli, e’ enorme; ho visto cosi’ solo i quartieri limitrofi alla mia ospitaleras. Pero’ la citta’ l’ho vista molto meno cosmopolita di quello che mi aspettavo, sara’ stato un caso ma e’ una sensazione che normalmente si percepisce al volo. Vedi ad esempio zurich, londra berlino per citarle le piu’ cosmopolite dove ho potuto constatare l’opposto. Li, in quest’ultime citta’, la sensazione era diversa, mentre a Madrid sara’ stato un caso ripeto ma non mi e’ parso fosse cosi’ ricca di, diciamo cosi’: sfaccettature umane 🙂

Cambiando discorso, banalmente detto, ma quanto bevono gli spagnoli??? e a che orari pazzi cenano?!?! Fiumi di birra e cene nel cuore della notte, non e’ stato facile abituarsi, quasi fosse come un jetlag;  la prima sera cenare alle 2 del mattino anziche’ alle classiche 8 di sera e’ stato un trauma! E’ stato davvero difficile resistere!!! Ma i cibi son troppo buoni trovero’ i nomi che ora mi sfuggono …

Gironzolando ho scoperto anche un paio di centri sociali, una vecchia fabbrica di tabacchi occupata con splendidi spazzi ristrutturati e sistemati come solo il genio ribelle e libero dagli schemi puo’ immaginare! Quell’architettura composta da un mix di vecchi e rotti pezzi trovati le strade, in sintesi una do it your trash dilatata per 360 giorni ( la do it your trash e’ una 3 giorni di costruzione, studio, apprendimento, e quant’altro tenuta al next Emerson a Firenze fatta con tutto quelle che ti viene in mente e hai portato; se ne son viste delle belle, andarci e’ d’obbligo).

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